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Alla scoperta di Torre Guaceto

A circa 22 Km da Palazzo Rodio ed Ostuni c’è la Riserva Naturale di Torre Guaceto, una delle 16 aree protette al mondo. La Riserva naturale statale di Torre Guaceto si estende per circa 1.200 ettari, con un fronte mare che si sviluppa per 8.000 metri. L’area si presenta come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada SS n° 379. 

Perché Torre Guaceto è un'area protetta?
Le caratteristiche di questa zona sono riscontrabili nella costa e nel fondo marino, vicino alla torre. Le dune si formano grazie all’azione combinata del vento che sposta i granelli di sabbia verso l’entroterra. Il fondale è roccioso e permette alla persone di immergersi senza problemi. Il tratto che si estende da Punta Penna Grossa a Torre Guaceto è caratterizzato da una grande spiaggia sabbiosa, circondata da imponenti dune e zone umide fossili dietro le dune coperte da una fitta macchia mediterranea, con numerosi esempi di leccio e ginepro arboreo.

Dopo aver superato diverse baie rocciose a forma di mezzaluna, si raggiunge l’altopiano erboso della Torre di Guaceto, sormontato da un edificio fortificato, situato su un piccolo promontorio che chiude la baia protetta da tre isolotti. Qui, la costa sabbiosa e lineare è delimitata da cordoni di dune attive e fossili molto evidenti, il cui dorso estende frammenti di aree paludose. In particolare, il primo cordone di dune è la spina dorsale del rilievo costiero ed è stato formato durante l’era dell’Olocene (circa 11 700 anni fa).

La Riserva Terrestre è caratterizzata da macchia mediterranea interrotta da zone agricole coltivate principalmente ad ulivi e da un ecosistema dunale, caratterizzato da tratti sabbiosi che si alternano a tratti rocciosi. La zona terrestre include anche la zona salmastra che si estende per circa 12 Km. La Riserva Terrestre comprende una Zona di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva Uccelli ed un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva Habitat. Nell’entroterra troviamo foreste di leccio ed un sottobosco con corbezzolo, ilatro, lentisco e salsapariglia ma, sono visibili anche prati di Brachypodietalia.

Lungo la scogliera ovest della Riserva vi è un habitat caratterizzato dalla presenza dello statice, una specie endemica pugliese e del finocchio di mare. Nell’area marina protetta un ulteriore habitat di tipo prioritario è costituito dalle “Praterie di Posidonia oceanica”. La flora è ricca di specie rare, come l’erica pugliese, l’orchidea palustre, l’ofride fior d’api, lo statice pugliese, la muscari autunnale, il vilucchio striato, la piantaggine biancastra, il gladiolo bizantino e la crucianella marittima, specie rarissima in Puglia. La fauna è varia in quanto, offrendo rifugio agli uccelli migratori, rappresenta un biotopo di particolare pregio naturalistico e ornitologico. Inoltre, nel 1981, Torre Guaceto è stata dichiarata Zona Umida di Importanza Internazionale secondo la Convenzione di Ramsar (Iran, 1971).

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